sabato 30 marzo 2013

Anthony Rooley e The Consort of Musicke

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Anthony Rooley

Anthony Rooley

Nato nel 1944 a Leeds, città dell'Inghilterra settentrionale, Anthony Rooley ha iniziato la sua carriera musicale studiando chitarra classica alla Royal Academy of Music di Londra con Hector Quine e successivamente suonando jazz e flamenco. Al liuto si dedicherà in seguito da autodidatta, dal 1968, dopo essere rimasto affascinato dalla bellezza con cui erano costruiti gli strumenti d'epoca conservati al British Museum.

All'età di 25 anni, in seguito ad uno studio personale dedicato al repertorio rinascimentale decise di fondare un proprio gruppo strumentale trascinando nell'impresa il collega statunitense James Tylor, da anni membro di uno dei migliori gruppi europei di musica antica: lo Studio der Frühen Musik di Monaco. Nel 1969, aggiungendo al duo così formato un organico di viole, fondò The Consort of Musicke.

L'idea del gruppo era filologica e nasceva dal presupposto di voler ricostruire con le giuste tinte ed un gusto appropriato quell'equilibrio timbrico e dinamico che sta alla base della musica per liuto. Con oltre cento programmi registrati su disco e una presenza pubblica costante, si può dire che il Consort of Musicke ha attuato in pieno questa missione.

Il concerto d'esordio, nel settembre 1969, si intitolava "Dufy to Dowland" mentre il primo disco "The leaves be green", datato 1972, era interamente dedicato alla musica inglese del Seicento. A John Dowland il gruppo dedicò una importante fetta delle sue energie incidendo per la etichetta inglese Decca L'Oiseaux-Lyre quella che poi si è rivelata una integrale delle musiche vocali, per liuto e consort (attualmente riedita in un cofanetto di 12 cd dal titolo Dowland: The Collected Works). Numerose sono state le registrazioni, sempre per la medesima casa discografica, di autori inglesi quali Blow, Byrd, Coprario, Gibbons, Lawes, Holborne, Robert Jones (attualmente disponibile in vari cd Decca Eloquence).

The Consort of Musicke
Quando il consort ebbe guadagnato una speciale considerazione nell'ambito di questa letteratura, Rooley decise di approfondirla anche storicamente affrontandone i modelli, ossia la musica italiana ed in particolare il madrigalismo. Cominciò così da due autori quali Gesualdo da Venosa (con il suo Quinto libro) e Sigismondo d'India (con il suo Ottavo libro) per poi approdare alla sistematica esplorazione di altri autori culminata con l'integrale madrigalistica di Claudio Monteverdi, pubblicate da Virgin.

Il consort aveva allora già una decina d'anni, e alla compagine originaria si aggiunsero alcune voci che divennero stabili: Emma Kirkby, Mary Nichols, Evelyn Tubbs e Andrew King. In seguito, dopo aver inciso per le migliori etichette discografiche specializzate in questo repertorio, il gruppo fondò una propria casa discografica: "Musica Oscura".

Nei concerti dal vivo il Consort of Musicke s'è subito segnalato per un gusto spettacolare che coinvolgeva anche l'aspetto teatrale dei lavori eseguiti, spesso proposti in costume, e collaborando con vari registi per riproposte filologiche anche in luoghi storici. Una famosa realizzazione televisiva fu "Banquet on the Sense" del 1993. Nel 1990, mettendo a frutto l'indagine esecutiva e filologica intrapresa in questi anni, Rooley ha scritto "Performance: revealing the Orpheus within".

- La discografia completa (dal sito delle Early Music FAQ)



John Dowland: "Flow My Tears"
Anthony Rooley, liuto, con Emma Kirkby, soprano.


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